Eccomi nuovamente qui, seduto alla mia scrivania, immerso nel perpetuo atto di scrivere. Come sempre. Mi rendo conto che non sapete ch'io sia, vero? Nessuno lo sa.
Lasciate che mi presenti: sono un Dottore anch'io, Dottor Dentis, Edoardo Dentis. Sono stato incaricato della redazione e della traduzione di una selezione di documenti SCP all'interno del vasto database. Il mio compito consiste nel rielaborare gli appunti dei miei colleghi, adottando un linguaggio più professionale o traducendoli nella mia lingua madre, l'italiano.
Non c'è nulla di male, o almeno così mi dico. Molti qui dentro pagherebbero un occhio della testa per svolgere il mio lavoro. Ma sono stolti… La mia vita, in fin dei conti, è tutt'altro che brillante. Non rischio di affrontare la morte ogni giorno, ma corro un pericolo ben più insidioso, uno di quelli che affronti dentro. No, non metto in gioco la mia sanità mentale; quella l'ho imparata a tenermela stretta. E cosa rischio, vi chiederete? Semplice: l'incoscienza.
Per ragioni di sicurezza, sono confinato qui, in questa stanza austera, le cui pareti sembrano chiudersi attorno a me come una gabbia invisibile. La penna scorre sul foglio, la mano sulla tastiera. Mentre traccio le parole, rifletto su ciò che mi circonda. Ogni documento che traduco, ogni annotazione che trascrivo, porta con sé il peso di esperienze straordinarie e orribili, testimonianze di creature e fenomeni che sfidano ogni logica.
Ogni pagina che compilo è un ricordo di eventi che dovrebbero rimanere nell'ombra, ma io sono qui, a esporre la verità, a dare voce a ciò che la maggior parte preferirebbe dimenticare. Storie di vivi, storie di morti, storie di vivi che preferirebbero esser morti. È un viaggio, quello che intraprendo, un percorso che mi avvicina a mondi che mai avrei dovuto conoscere.
Eppure, in questo isolamento, trovo una sorta di conforto. La mia scrivania è il mio rifugio e il mio campo di battaglia. Mentre i miei colleghi affrontano le anomalie con coraggio e determinazione, io rimango qui, a tessere insieme le storie di chi ha osato confrontarsi con l'ignoto. Ma sono veramente al sicuro qua dentro?
In un momento, tutto è cambiato. Scrivendo di quell'anomalia, le parole hanno iniziato a riflettersi nella mia mente, le frasi si sono intrecciate con i miei pensieri, portandomi a vivere le esperienze che descrivevo. Ora non so più chi sono. Davanti a me si apre un abisso di confusione: sono il dottor Edward Dentis, Edoardo, in italiano, ma la mia identità è diventata un puzzle irrisolvibile.
Le pagine che compilo si trasformano in un labirinto, e in questo labirinto io mi perdo sempre più. La mia scrivania, il mio rifugio, la mia prigione, i miei pensieri, i miei ricordi. Quando affrontai quel centopiedi giganti nelle fogne di Boston, io me lo ricordo chiaramente. Quando studiai quell'amuleto azzurro, anche questo io lo ricordo bene. Quando morì per mano di quell'uomo, questo sì che è impresso nella mia mente. Eppure io veramente non capisco. Sono vivo o morto? Sono sveglio o no?
Però io continuo. Ricordo bene che devo tradurre. Non ricorderò cosa ho pranzato, tantomeno in che giorno siamo, ma ricordo bene che devo tradurre. Ed è traducendo che ho di nuovo conoscenza di voi.
Immagino una stanza chiusa, non quella dove lavoro, ma quella che si forma nella mia mente mentre digito freneticamente questa lettera, nella speranza che voi della Sezione Regolamentazione Etico Morale possiate mandare qualcuno qui ad aiutarmi. Ogni parola scritta è una supplica, un grido di dolore di un uomo che non riconosce più la propria immagine nello specchio. Se qui c'è, uno specchio, per giunta.
Non so dirvi in che stanza mi trovo, ma penso che lo capirete da voi. Torno a tradurre mentre vi aspetto. Tradurre, tradurre, tradurre.
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Divisione Richieste e Reclami - SRE-M
Gentili Colleghi,
Con la presente, desideriamo informarvi del recente ritrovamento dell’addetto alle traduzioni Giovanni Belliumbusti, il quale era stato dato per disperso in seguito a un incidente avvenuto durante la traduzione di documenti relativi a SCP-████.
Il professor Belliumbusti è stato localizzato all'interno della Sala di Contenimento █ del Sito Vulcano, in uno stato di evidente malnutrizione, disorientamento e confusione. Durante il recupero, è emerso che l'addetto ha sperimentato una intensa alterazione cognitiva causata dall'esposizione prolungata alla sopracitata anomalia di tipo testuale. Si sospetta che tale anomalia abbia influito sulla sua percezione della realtà, conducendolo a vivere esperienze immersive legate ai testi che stava traducendo. Il professor Bellimbusti è fortunatamente riuscito ad inviare una E-Mail alla DRR dal computer ospitante SCP-███-IT.
In seguito ad un'accurata valutazione psicologica, il professor Belliumbusti è stato sottoposto a un protocollo di recupero della memoria e stabilizzazione psicologica. Invitiamo il personale responsabile delle anomalie memetiche ad informare i traduttori prima di consegnargli tale documentazione. La sicurezza e il benessere del nostro personale rimangono la nostra priorità assoluta.
Si avvisa inoltre il personale del Sito Vulcano di aumentare i controlli all'interno del sito. Il fatto che le anomalie contenute siano principalmente innocue non giustifica il ritrovamento del professore all'interno di una sala ad accesso riservato.
Saranno presi provvedimenti.